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L'attenuarsi dell'ottimismo per gli accordi commerciali indebolisce il dollaro
L'iniziale slancio del dollaro, generato dal dietrofront di Trump sui dazi cinesi, si è rapidamente esaurito.

Le incertezze dei mercati riguardo alle elezioni statunitensi si sono risolte nel modo più netto che si potesse immaginare, poiché i repubblicani hanno conquistato non solo le presidenziali, ma anche la Camera e il Senato.
Il "Trump trade" continua a influenzare i mercati mondiali, compreso quello valutario.
Continua il rafforzamento del dollaro grazie a solidi dati economici e ai dubbi del mercato sull'entità e la tempistica dei futuri tagli della Federal Reserve.
Una sorpresa al rialzo di modesta entità del dato sull'inflazione di settembre negli Stati Uniti ha contribuito alla crescita dei rendimenti dei Treasuries di lungo termine negli Stati Uniti, favorendo il rally del dollaro.
Il rally del dollaro continua, sostenuto da buone notizie macroeconomiche dagli Stati Uniti e preoccupazioni geopolitiche.
In una settimana relativamente tranquilla, i mercati hanno accolto con favore la notizia che le autorità cinesi stavano lanciando un nuovo e aggressivo piano di stimolo per arrestare il crollo del mercato immobiliare e sostenere gli investimenti e i consumi.
La scorsa settimana, la Federal Reserve ha deciso di sorprendere i mercati e di procedere a un doppio taglio.
Questa settimana, la riduzione dei tassi d'interesse statunitensi, per la prima volta dal 2018, sarà un evento fondamentale per i mercati di tutto il mondo.