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Emilio Cimiotta
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L'attenuarsi dell'ottimismo per gli accordi commerciali indebolisce il dollaro

L'iniziale slancio del dollaro, generato dal dietrofront di Trump sui dazi cinesi, si è rapidamente esaurito.
Analisi del mercato valutario
L'iniziale slancio del dollaro, generato dal dietrofront di Trump sui dazi cinesi, si è rapidamente esaurito.

La valuta statunitense ha così concluso la settimana in ribasso contro la maggior parte delle principali divise, con l'unica eccezione di un marcato rafforzamento dello Yen giapponese, vero protagonista della settimana. L'ottimismo per le notizie commerciali e la tenuta dell'economia reale di fronte ai timori sui dazi hanno invece sostenuto gli asset rischiosi, con mercati azionari e obbligazionari che hanno proseguito il loro forte rialzo mensile. Il declassamento del rating USA da parte di Moody's, giunto a mercati chiusi venerdì, sembra al momento avere un impatto limitato nelle prime contrattazioni asiatiche.

Ora l'attenzione potrebbe concentrarsi meno sulla guerra commerciale e più sulle notizie macroeconomiche e politiche. Questa settimana il calendario degli eventi in questo senso è piuttosto leggero. Il focus principale a livello globale saranno gli indici PMI di maggio sul sentiment delle imprese, in uscita giovedì in tutte le principali economie. Tuttavia, data la discrepanza tra il sentiment e i dati reali, questi andranno interpretati con cautela. La settimana sarà completata dal rapporto sull'inflazione di aprile del Regno Unito e da una serie di report secondari dagli Stati Uniti successivi al "liberation day".

EUR

L'euro sta attraversando una fase di consolidamento attorno a un nuovo livello con il dollaro statunitense, mantenendosi con decisione al di sopra della soglia di 1,11. Tuttavia, la comprovata capacità di tenuta dell'economia americana di fronte alle problematiche tariffarie e la recente inversione di rotta di Trump sui dazi stanno agendo da freno a un potenziale rafforzamento della moneta comune.

In questo contesto, appare improbabile che la notizia del declassamento del rating del debito statunitense da parte di Moody's possa rappresentare un catalizzatore sufficiente per innescare un tale movimento nel breve periodo. Il calendario economico di questa settimana prevede, oltre alla diffusione degli indici PMI di maggio, anche la pubblicazione dei verbali relativi all'ultima riunione del Consiglio della Banca Centrale Europea.

USD

Nonostante vendite al dettaglio di aprile leggermente deludenti, il quadro generale di un'economia statunitense sorprendentemente resiliente all'impatto dei dazi rimane intatto. A testimoniarlo, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si mantengono su livelli minimi storici, segnalando una stabilità occupazionale e un'economia vicina alla piena occupazione. Tuttavia, l'imponente deficit fiscale statunitense, senza precedenti in una fase di piena occupazione e destinato ad aumentare con i previsti tagli fiscali repubblicani, potrebbe diventare un punto focale per i mercati.

La necessità per il governo USA di trovare acquirenti per un'enorme ondata di nuove emissioni di debito coincide con un calo dell'appetito globale per tali asset, una dinamica che il declassamento di Moody's potrebbe portare in primo piano.

GBP

La sterlina mantiene il suo slancio grazie alla robusta performance dell'economia britannica. I dati positivi su occupazione e PIL del primo trimestre hanno evidenziato una crescita costante, supportata da investimenti aziendali e un mercato del lavoro dinamico con significativi aumenti salariali reali. A ciò si aggiungono la politica restrittiva della Banca d'Inghilterra e il miglioramento dei rapporti commerciali con l'UE, fattori che alimentano un outlook positivo per la sterlina.