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Emilio Cimiotta
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Il solido report sui salari e le preoccupazioni geopolitiche rafforzano il dollaro.

Il rally del dollaro continua, sostenuto da buone notizie macroeconomiche dagli Stati Uniti e preoccupazioni geopolitiche.
Analisi del mercato valutario
Il rally del dollaro continua, sostenuto da buone notizie macroeconomiche dagli Stati Uniti e preoccupazioni geopolitiche.

Il dato impressionante sui salari di settembre negli Stati Uniti ha alimentato questo rally facendo crollare tutte le principali valute rispetto al dollaro, tranne alcune valute dei paesi latinoamericani esportatori di petrolio, tra cui il peso messicano, che hanno approfittato del forte aumento dei prezzi del greggio e della loro distanza dal Medio Oriente.

Questa settimana l'attenzione si sposta nuovamente sull'inflazione, con la pubblicazione del dato sull'indice dei prezzi al consumo (IPC) di settembre negli Stati Uniti, prevista per giovedì. Ci vorrebbe una grossa sorpresa al rialzo per far slittare il taglio dei tassi d'interesse, che i mercati considerano ormai una certezza, alla prossima riunione della Fed di novembre. Sono previsti alcuni dati dall'Eurozona (vendite al dettaglio) e dal Regno Unito (PIL, produzione industriale e produzioneedilizia), tutti relativi al mese di agosto e che difficilmente porteranno a grandi movimenti. A parte questo, i trader osserveranno con attenzione gli eventi in corso nella guerra in Medio Oriente.

EUR

Un ulteriore dato sull'inflazione dell'Eurozona, emerso la scorsa settimana, indica che la BCE è pronta ad allentare la politica monetaria in occasione della riunione di ottobre. In effetti, i mercati dei tassi prevedono tagli in ognuna delle prossime quattro riunioni, fino al secondo trimestre del 2025.

La forte divergenza dei risultati economici con gli Stati Uniti significa che il differenziale dei tassi d'interesse ha registrato il più forte ampliamento dai tempi della pandemia, con conseguente indebolimento dell'euro. Questa settimana è prevista una serie di dati economici di agosto, oltre a una serie di interventi della BCE e ai verbali dell'ultima riunione della banca centrale.

USD

Il dato sui salari di settembre negli Stati Uniti si è rivelato molto più forte del previsto, in quanto la creazione di posti di lavoro, la disoccupazione e gli aumenti salariali sono risultati tutti significativamente migliori rispetto alle previsioni.

La Federal Reserve sembra essere riuscita ad attuare il “soft landing”. Gli asset rischiosi hanno accolto con favore la prospettiva di tassi più bassi mentre l'economia statunitense continua ad essere solida, il dollaro ha beneficiato ulteriormente dei timori geopolitici per l'inasprimento delle tensioni in Medio Oriente. La principale fonte di incertezza è rappresentata dalle elezioni presidenziali di novembre, ancora troppo combattute.

GBP

L'inarrestabile rally della sterlina, che ha raggiunto i massimi da due anni, si è preso una pausa la scorsa settimana. Gli operatori hanno utilizzato alcuni commenti dovish del governatore Bailey come scusa per realizzare alcuni profitti. Tuttavia, la sterlina rimane la valuta del G10 con la migliore performance del 2024.

La pubblicazione del PIL di agosto di questa settimana, venerdì, dovrebbe confermare la relativa tenuta della domanda britannica, almeno rispetto all'Eurozona, per cui ci aspettiamo che la sterlina torni a salire, almeno in assenza di sviluppi drammatici dal Medio Oriente.

 

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