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L'attenuarsi dell'ottimismo per gli accordi commerciali indebolisce il dollaro
L'iniziale slancio del dollaro, generato dal dietrofront di Trump sui dazi cinesi, si è rapidamente esaurito.

Un paio di settimane fa abbiamo avuto conferma della crescente influenza dei calendari politici dopo che i risultati delle elezioni in Messico, Sudafrica e India hanno scosso i mercati e le valute di quei paesi.
Il taglio dei tassi di interesse della BCE della scorsa settimana è stato oscurato dagli esiti elettorali e dai dati economici.
Abbiamo appena superato una delle settimane più tranquille dell'anno considerando le valute G10.
La settimana appena trascorsa è stata leggera dal punto di vista di notizie e sviluppi politici. I mercati valutari, così come i mercati obbligazionari e gli asset di rischio in generale, si sono mossi all'interno di intervalli piuttosto ristretti.
Il calo dell'inflazione negli Stati Uniti ad aprile ha offerto un'opportunità unica agli investitori globali.
La scorsa settimana i mercati valutari hanno registrato un andamento apatico, oscillando in intervalli ristretti in assenza di notizie importanti sull'inflazione, su cui i trader e gli investitori hanno concentrato l’attenzione in modo ossessivo negli ultimi tempi.
La scorsa settimana la Federal Reserve ha dichiarato chiaramente ai mercati che la soglia da raggiungere per poter considerare un nuovo aumento dei tassi negli Stati Uniti è piuttosto alta e che i dati recenti non sono affatto sufficienti per raggiungerla.
I dati PMI rilasciati la scorsa settimana hanno evidenziato un rapido miglioramento delle prospettive di crescita