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L'attenuarsi dell'ottimismo per gli accordi commerciali indebolisce il dollaro
L'iniziale slancio del dollaro, generato dal dietrofront di Trump sui dazi cinesi, si è rapidamente esaurito.

Il dollaro e l'euro hanno entrambe guadagnato contro la maggior parte delle principali valute la scorsa settimana con le uniche eccezioni in alcune delle valute emergenti, in particolare la lira turca, che ha fatto il tipico “rimbalzo del gatto morto”, dopo esser stata venduta senza sosta per settimane.
Il dato chiave della settimana riguardante il mercato del lavoro statunitense per il mese di aprile ha dato un'indicazione leggermente meno drammatica di quanto ci si aspettasse, ma la situazione è ancora disastrosa.
La settimana scorsa le valute mondiali hanno recuperato contro il dollaro dopo che numerosi mercati fortemente colpiti dalla crisi hanno mostrato segni di stabilizzazione, in particolare quello del petrolio.
Ebury è lieta di confermare che è stato completato l’investimento di 350 milioni di sterline da parte di Santander, dopo aver ottenuto con successo tutte le approvazioni normative dalle autorità preposte.
Lo strumento, tra le varie misure, permetterà di garantire al 90% i prestiti erogati a imprese italiane fino a 5.000 dipendenti e 1,5 miliardi di fatturato. La partecipazione di Ebury a questo progetto segue l’annuncio del lancio di finanziamenti alle PMI in Regno Unito ed Europa, con uno stanziamento iniziale di 40 milioni di sterline, da dedicare al finanziamento del circolante di PMI colpite dalla crisi legata al coronavirus, che è già stato reso disponibile.
La maggior parte delle principali valute ha avuto oscillazioni abbastanza contenute rispetto alle ultime settimane. L’unica eccezione ha riguardato le valute esposte al prezzo del petrolio, come la corona norvegese, il peso messicano e colombiano, che hanno perso bruscamente terreno a causa del crollo del greggio che ha toccato un minimo storico.
I mercati valutari hanno vissuto una settimana di relativa calma e questo è un elemento gradito dopo le turbolenze degli ultimi due mesi legate al Covid-19.
I mercati finanziari di tutto il mondo hanno continuato ad ignorare i pessimi dati economici e si sono concentrati invece sui massicci interventi degli Stati e delle banche centrali che vengono annunciati su base settimanale.