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L'attenuarsi dell'ottimismo per gli accordi commerciali indebolisce il dollaro
L'iniziale slancio del dollaro, generato dal dietrofront di Trump sui dazi cinesi, si è rapidamente esaurito.

Il dollaro statunitense ha chiuso la settimana rafforzandosi contro tutte le valute del G10, tranne il dollaro neozelandese.
Quella passata è stata una settimana relativamente tranquilla sui mercati valutari del G10, ma non lo è stato per le valute emergenti.
Ebury ha raggiunto il miglior risultato finora nei ranking Bloomberg per le previsioni FX.
La scorsa settimana gli asset rischiosi si sono mossi poco, ciononostante il mercato azionario statunitense ha raggiunto nuovi massimi assoluti.
I mercati finanziari di tutto il mondo hanno guadagnato terreno la scorsa settimana, con l’azionario statunitense di nuovo ai massimi e i prezzi delle materie prime che sono rimbalzati dopo le pesanti vendite seguite alle dichiarazioni della Fed.
La settimana scorsa la Federal Reserve ha apportato una seria correzione all'euforia generale dei mercati finanziari. Il "dot plot" ha suggerito che la maggior parte dei membri si aspetti un rialzo dei tassi non più tardi della fine del 2023, mentre il mese scorso un rialzo era attesa a metà 2024.
I dati sull'inflazione degli Stati Uniti hanno messo in secondo piano la riunione di giugno della BCE, ma la reazione del mercato è stata controintuitiva.
Il dollaro si è rafforzato nel corso della scorsa settimana contro le valute G10, per poi perdere gran parte di quanto guadagnato in seguito ai dati sul mercato del lavoro statunitense di venerdì, usciti peggiori delle attese.