A differenza della settimana precedente in cui la riunione di settembre della Federal Reserve era stata al centro dei movimenti del mercato, il FOMC di mercoledì non ha sorpreso i mercati e l'impatto è stato mite.
Il modesto rally della maggior parte delle valute dei mercati emergenti probabilmente ha avuto a che fare sia con le notizie economiche positive, in particolare dalla Cina, sia con l'assenza di notizie rilevanti sulla pandemia. I guadagni realizzati dalle valute emergenti, sono stati annullati questa mattina, in seguito alla notizia che le autorità europee stanno considerando una nuova imposizione di misure restrittive per fermare la seconda ondata di contagi che si sta verificando nel continente.
A parte le notizie sulle nuove misure restrittive, i dati più importanti di questa settimana saranno gli indici PMI. Sicuramente la pandemia ha reso questi elementi più difficili da interpretare, quindi i mercati presteranno molta attenzione anche ai negoziati per ulteriori stimoli negli Stati Uniti e ad un accordo sulla Brexit nel Regno Unito.

EUR
Il peggioramento nel numero di casi COVID nell'Eurozona è stato evidenziato in modo drammatico dalla parziale imposizione delle misure di lockdown nelle parti più colpite di Madrid. Tuttavia, la seconda ondata della pandemia deve ancora avere un impatto significativo sull'euro, forse perché questa sembra meno mortale della prima e finora non ha avuto un impatto significativo sulla ripresa economica. Ciononostante, questa mattina abbiamo visto un movimento al ribasso della valuta comune che ha perso più di mezza figura fino a questo momento. Il movimento è il risultato della paura degli investitori per nuove misure restrittive che verranno messe in atto in alcuni paesi europei, tra cui Spagna, Francia e Paesi Bassi.
USD
Il FOMC non ha sorpreso i mercati la scorsa settimana. La maggior parte dei membri della Fed prevede di mantenere i tassi a zero fino alla fine del 2023. La reazione dei mercati sembra implicare che le aspettative potessero scontare un messaggio ancora più dovish, dato che il mercato azionario ha leggermente sofferto. Nel frattempo, le richieste di disoccupazione settimanali continuano a superare le aspettative. Riteniamo che presto otterremo un compromesso bipartisan su ulteriori stimoli fiscali, il quale, in un contesto di forti vendite allo scoperto sul dollaro tra gli speculatori, potrebbe fornire un sostegno nel breve termine per il biglietto verde.
GBP
Il parziale passo indietro di Boris Johnson sulla questione relativa alla violazione dell'accordo di recesso con l'UE, consentirà al Parlamento di avere l'ultima parola. Questo evento ha portato ad un rafforzamento della sterlina durante la settimana contro la maggior parte delle valute. La Banca d'Inghilterra non ha tagliato i tassi, ma ha lasciato intendere che i tassi negativi rimangono una possibilità. Il voto sul programma QE, che è stato unanime, ha confermato le condizioni attuali, anche se riteniamo che potrà essere aumentato nella riunione di novembre.
Gli indici PMI flash di settembre sull'attività commerciale sono i dati più importanti della settimana. Il focus rimarrà comunque sul governo britannico, che dovrà valutare l’imposizione di nuove misure restrittive in risposta alla seconda ondata di contagi COVID. C'è chi ipotizza che verrà imposto un nuovo lockdown.