La scorsa settimana la sterlina è stata sotto i riflettori. I negoziati sulla Brexit continuano a generare una forte volatilità nella sterlina, che la scorsa settimana è stata sotto pressione.
La decisione di estendere la scadenza dell'accordo andando avanti ad oltranza col negoziato ha portato la sterlina a recuperare metà delle perdite settimanali. Oltre alla sterlina, i
mercati valutari hanno in gran parte continuato il trend delle ultime settimane, con le valute legate alle materie prime e quelle dei
mercati emergenti che, in generale, hanno beneficiato dell'aumento dei prezzi delle materie prime.
I
negoziati sulla Brexit rimarranno il principale fattore di rischio nella prossima settimana. La
riunione di dicembre della Federal Reserve di mercoledì sarà un altro evento chiave, anche se non è previsto alcun cambiamento nella politica monetaria. Il calendario dei dati dell'Eurozona sarà insolitamente ricco, con i PMI di dicembre in uscita mercoledì e l'inflazione flash in uscita giovedi.

EUR
Nonostante l'accordo sulla Brexit sia ancora in bilico, l'UE ha superato con successo le obiezioni ungheresi e polacche alle condizioni relative al
Recovery Fund. I mercati valutari hanno considerato la riunione di dicembre della BCE come un non-evento. Mentre erano già previste l'espansione dei programmi pandemici e le operazioni a sostegno delle banche, riteniamo che la preoccupazione espressa dalla Lagarde relativamente alla forza dell'euro e al suo effetto sull'inflazione sia stato più significativo di quanto effettivamente riconosciuto dai mercati.
Questa settimana si preannuncia importante, con la pubblicazione sia degli
indici PMI dell'attività economica che dei dati sull'inflazione di dicembre. Nel breve periodo, la valuta comune potrebbe subire una battuta d'arresto se uno di questi dati dovesse uscire al di sotto delle attese, in particolare alla luce del recente rally e del suo prolungato rafforzamento.
USD
Per il momento il dollaro statunitense sembra essersi stabilizzato, dopo essersi indebolito per sei mesi consecutivi. Paradossalmente, questo avviene in concomitanza con l’uscita di notizie economiche dagli Stati Uniti negative, come le richieste di
sussidio di disoccupazione della scorsa settimana. Ci aspetta ora l'ultima
riunione della Federal Reserve dell'anno.
Non sono previsti cambiamenti nella politica monetaria e il focus è nuovamente sulle proiezioni economiche del FOMC, il percorso previsto della politica monetaria riassunto nel "dot-plot" e il tono delle comunicazioni del presidente Powell durante la conferenza stampa. Meno prevedibile è l'esito dei colloqui per un nuovo pacchetto di stimolo fiscale che ci aspettiamo comunque porti a un accordo, visti i dati economici più deboli emersi nelle ultime settimane.
GBP
Le notizie negative sulle trattative tra il Regno Unito e l'Unione Europea hanno spinto la sterlina al ribasso la scorsa settimana. Tuttavia, nel fine settimana
Boris Johnson e
Ursula Von der Leyen hanno accettato di prolungare la scadenza di domenica. I funzionari coinvolti nelle trattative hanno lasciato intendere che l'accordo è vicino, anche se la sterlina ha recuperato solo la metà delle perdite dell'ultima settimana grazie a queste notizie positive.
Resta qualche divergenza sulla questione chiave della parità di condizioni (level playing field), onde evitare che il Regno Unito abbassi suoi
standard ambientali e lavorativi per competere con l'UE. In caso di intesa su questi temi riteniamo molto improbabile che le trattative collassino soltanto a causa dei diritti di pesca. Pertanto, ci aspettiamo che un accordo venga raggiunto a breve e che la sterlina continui a scambiare con un tono generalmente positivo fino alla fine dell'anno.
🔊 Vuoi tenerti aggiornato sull'attualità dei mercati? Non perderti FXTalk!