Le notizie sui dazi doganali di Trump provocano volatilità nei mercati valutari
La decisione di Trump di rinviare i dazi sulle merci canadesi e messicane di lunedì scorso ha scosso i mercati provocando inizialmente un forte rally delle valute principali rispetto al dollaro.
Analisi del mercato valutario
La decisione di Trump di rinviare i dazi sulle merci canadesi e messicane di lunedì scorso ha scosso i mercati provocando inizialmente un forte rally delle valute principali rispetto al dollaro.Questo rally si è attenuato durante la settimana, poiché Trump ha confermato la necessità di imporre dazi, senza però chiarirne l'entità o la portata. Il forte dato sui salari di gennaio negli Stati Uniti ha messo sotto pressione soprattutto le valute europee, evidenziando il significativo divario in termini di performance tra l'economia statunitense e quella europea. Nel complesso, la valuta vincitrice della settimana è stata lo yen, che continua a guadagnare terreno grazie alla previsione di rialzi più aggressivi da parte della Bank of Japan e alla sua evidente convenienza economica dopo anni di sottoperformance.La nuova decisione di Trump di imporre dazi del 25% sull'acciaio e sull'alluminio durante il fine settimana rappresenta un fattore chiave per i mercati, che in questo momento sono divisi tra il timore per le possibili conseguenze e il conforto per il fatto che gli aumenti dei dazi sembrano essere riservati a settori specifici. Al di là delle notizie sui dazi, il fulcro della settimana per i mercati valutari sarà il report di gennaio sull'inflazione negli Stati Uniti, previsto per mercoledì. Con i dazi che probabilmente eserciteranno ulteriori pressioni al rialzo sui mercati statunitensi, la tolleranza della Federal Reserve per un altro mese al di sopra degli obiettivi sarà limitata e la prospettiva di tagli dovrebbe affievolirsi ulteriormente. Inoltre, la crescita preliminare del PIL britannico per l'ultimo trimestre del 2024 fornirà informazioni importanti, anche se in ritardo, per la sterlina.
