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Noel Nieto
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Focus sulle banche centrali mentre i mercati valutari negoziano entro uno stretto intervallo

Come previsto, una settimana scarica di dati ha visto moderati movimenti laterali tra le principali valute, che si sono tutte mantenute nei recenti range di prezzo.
In The News

Come previsto, una settimana scarica di dati ha visto moderati movimenti laterali tra le

principali valute, che si sono tutte mantenute nei recenti range di prezzo. Un paio di

eccezioni degne di nota sono state lo Yen giapponese, spinto al ribasso dal rifiuto della Bank

of Japan di porre fine alla politica monetaria ultra accomodante; e il Real brasiliano, che ha

continuato il suo rally da inizio anno e si classifica come la seconda valuta meglio

performante dopo il Peso messicano e davanti alla sterlina britannica, che ancora una volta

ha sovraperformato tutte le valute dei mercati più sviluppati.

Questa potrebbe essere la settimana piú decisiva dell’anno. Oltre al meeting della Federal

Reserve, in programma mercoledì seguito da quello della BCE programmato per giovedì,

avremo una gran quantitá di dati chiave in uscita, come ad esempio il report mensile sul

mercato del lavoro statunitense e ci saranno sia il rilascio del sondaggio trimestrale sulle

condizioni dei prestiti bancari nell’Eurozona, sia i dati sull’inflazione del mese di Aprile, solo

due giorni prima della conferenza stampa della BCE. Questo implica che i membri del

Consiglio attenderanno l’ultimo minuto per decidere tra un rialzo di 25 o 50 bp, aumentando

l’incertezza e la potenzialitá di un aumento della volatilitá questa settimana.

EUR

Come anticipato, i mercati sembrano propendere per un "rialzo di 25 punti base" alla

riunione della BCE di giovedì. Tuttavia, con l'indagine trimestrale sui prestiti bancari e il

rapporto flash sull'inflazione di aprile che verranno pubblicati poco prima dell'evento, può

succedere di tutto. Gli analisti scommettono che assisteremo a un leggero calo

dell'inflazione core, ma questo si è rivelato un indicatore più delicato nell'Eurozona che negli

Stati Uniti e le speranze del mercato sono state già deluse in passato. Qualunque sia la

decisione finale, ci aspettiamo che le comunicazioni indichino che le decisioni del Consiglio

rimangono fortemente dipendenti dai dati e che il ciclo di rialzi in Europa durerà ancora

qualche mese.

 

USD

Si prevede che la Fed effettuerà un rialzo di 25 punti base, ma la chiave per il dollaro sarà la

comunicazione che accompagnerà questa decisione. Da un lato, i prezzi e i salari sono

tutt'altro che coerenti con un ritorno dell'inflazione al 2%. Dall'altro, anche se la crisi bancaria

sembra essere stata contenuta, il suo impatto sulla disponibilità di credito si aggiunge alla

significativa stretta monetaria attuata dalla Fed. Gli indicatori del mercato del lavoro hanno

segnalato un certo rallentamento di recente, anche se provenienti da un ritmo di crescita

molto sostenuto. Riteniamo che la principale speranza per il dollaro sia rappresentata da

una significativa reazione della Fed ai tagli previsti dai mercati nel corso dell'anno e/o da un

rapporto sui Non-farm payrolls venerdì migliore del previsto.

 

GBP

Siamo soddisfatti dell’ottima performance che la sterlina inglese ha avuto finora nel corso

dell’anno, dal momento che avevamo segnalato quest’ultima come una delle valute più

sottovalutate tra le principali.

La semplice assenza di notizie negative dal Regno Unito sembra sufficiente a spingerla

verso l’alto, sovraperformando sia il dollaro che l'euro. La permanente inflazione e l'aumento

dei salari impediranno alla Banca d'Inghilterra di passare nel breve ad una modalità

attendista e mentre la Fed si avvicina alla fine dell'attuale ciclo di rialzi, prevediamo che la

sterlina rimanga ben supportata .

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